MSNA - Disparità di trattamento rispetto ad adulti/anziani interdetti
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- Ultima modifica il Venerdì, 19 Gennaio 2018 16:05
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Nota dell'Associazione tutori volontari del 12 novembre 2017
al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro e al Sottosegretario agli Interni, all'On. Sandra Zampa, prima firmataria legge n. 47/2017, all 'Autorità garante per l'Infanzia e l’Adolescenza,
Oggetto: Minori stranieri non accompagnati – Tutela giuridica - Disparità di trattamento rispetto ad adulti/anziani interdetti
<<Abbiamo apprezzato l’istituzione dell’Albo per tutori volontari a favore di minori stranieri non accompagnati, del relativo corso di formazione per gli aspiranti tutori, nonché l’ampia e diffusa pubblicità fornita a questa iniziativa a seguito della legge 47/2017.
Anche la nostra associazione di volontariato condivide l’importanza della figura del tutore volontario, anziché l’affidamento di tale funzione ad una Istituzione, che il codice civile del 1942 prevede ancora oggi, purtroppo, che possa essere l’ente di assistenza del Comune o la struttura in cui il minore/interdetto è ricoverato con conseguente negativo conflitto di interessi.
Sottolineiamo che la figura del tutore volontario, adeguatamene formato, è fondamentale ma non solo nei riguardi dei minori stranieri non accompagnati, bensì anche degli adulti/anziani interdetti (soggetti non autosufficienti a seguito per es. di malattia cronica o di disabilità invalidante), che non hanno familiari disponibili, o capaci, ad esercitare il ruolo di tutore.
L’Associazione tutori volontari si è costituita nel 1997 con lo scopo prioritario di formare e sostenere i propri Soci nell’intento di assumere proprio quelle tutele assegnate oggi alle istituzioni sopra indicate, di persone sole (e spesso indigenti).
Constatiamo che vi è una grande necessità di tutori volontari a favore di persone interdette dall’Autorità giudiziaria, in quanto le tutele affidate ai soggetti istituzionali - con deleteria situazione di conflitto di interessi controllore/controllato - è ad oggi presumibilmente dell’ordine di decine e decine di migliaia.
Abbiamo dato impulso negli anni anche alla possibilità dell’adozione di tutele da parte di soggetti istituzionali terzi (es. le province) rispetto al ruolo di gestore delle funzioni socio-assistenziali proprio del Comune/Consorzio, anche promuovendo adeguate modifiche normative (v. legge regionale del Piemonte n. 5/2001), pur tuttavia senza riuscire definitivamente nell’intento.
D’altro canto nel merito dell’iniziativa di cui all’oggetto, pare palesarsi una implicita disparità di trattamento e di tutela tra i minori stranieri non accompagnati e gli interdetti (anziani malati cronici e persone con grave disabilità intellettiva non autosufficienti, per esempio), a vantaggio dei primi.
Per tali motivi chiediamo:
- di tenere in debito conto le nostre preoccupate osservazioni in relazione al diritto di una adeguata tutela giuridica anche delle persone adulte/anziane interdette già menzionate;
- di assumere altrettante iniziative di promozione e formazione per affidare a volontari idonei anche la tutela di persone adulte/anziane interdette,
- di intervenire con adeguati provvedimenti per superare, per le migliaia di tutele ancora oggi in carico ad istituzioni pubbliche, il conflittuale compito di erogare le prestazioni di cura e assistenza e nello stesso tempo di vigilare sulla stesse.
In attesa di un Vostro cortese riscontro, rimaniamo a completa disposizione e porgiamo i nostri più distinti saluti>>.
Torino, 12 novembre 2017
Antonella Figus
Associazione tutori volontari
via Artisti, 36 - 10124 Torino
tel 011 8124469 fax 011 8122595
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