Libri
LIBRO - Le cure negate ai malati cronici non autosufficienti
- Dettagli
- Creato Venerdì, 12 Febbraio 2021 15:39
- Ultima modifica il Venerdì, 12 Febbraio 2021 15:46
- Visite: 1099
AI MALATI CRONICI NON AUTOSUFFICIENTI
RIPENSARE IL SERVIZIO SANITARIO UNIVERSALISTICO DOPO IL COVID E LA STRAGE NELLE RSA
A cura della Fondazione promozione sociale e ULCES, Unione per la lotta contro l'emarginazione sociale
Pubblicato il: 12 febbraio 2021
Pagg.: 136
=> Sono ben accette donazioni a sostegno della Fondazione promozione sociale e della sua azione a difesa del fondamentale diritto alla salute: QUI tutti i modi per farlo
La strisciante strage delle vittime nelle Rsa cui abbiamo assistito nel biennio 2020-2021 nasce da lontano. Per promuovere il radicale cambiamento delle cure per i malati cronici non autosufficienti (anziani e non) è indispensabile conoscere la storia e le motivazioni culturali che hanno contribuito a ridurre sempre più la competenza e le risorse destinate alla Sanità per la cura dei malati non autosufficienti.
Questo libro prova ad analizzare il percorso dei provvedimenti approvati a partire dal 1979 per sottrarre alle competenze dell'ottima legge 833/1978, istitutiva del Servizio sanitario nazionale, le prestazioni riguardanti gli anziani malati cronici no autosufficienti e le persone colpite dalla malattia di Alzheimer o da altre forme di demenza senile.
In parallelo, le storie di chi si e visto negare il diritto alle cure, ma ha resistito battendosi contro discriminazioni e minacce fino ad avere le prestazioni che gli spettavano di diritto. Perché gli strumenti e le risorse per curare tutti i malati ci sono, senza arrendersi alla deriva eugenetica che vuole selezionare i "degni" e gli "indegni" di ricevere le cure.
Tornare sugli eventi del passato e metterli in relazione con quelli di oggi aiuta a costruire il futuro. Non travisare gli avvenimenti storici (non di rado "corretti" a posteriori, per interessi contingenti) dà gli strumenti per leggere la realtà e agire concretamente a difesa dei più deboli.