Ufficio tutele AslTorino - Presunte ruberie
- Dettagli
- Ultima modifica il Mercoledì, 18 Aprile 2018 12:46
- Visite: 3866
COMUNICATO Associazione tutori volontari del 29 dicembre 2017
Oggetto: Gestione tutele - Asl Torino
In relazione alle indagini e ai presunti furti da parte di uno o più operatori dell'Ufficio tutele dell’Asl Torino a danno di utenti con gravissime disabilità/malattie interdetti, nello stigmatizzare la vicenda e chiedere al più presto giustizia per i danni inferti ai tutelati, persone incapaci di autodifendersi, evidenziamo la necessità di intervenire con adeguati provvedimenti per superare, per le centinaia di tutele ancora oggi in carico ad istituzioni pubbliche, il conflittuale compito di erogare le prestazioni terapeutiche e nello stesso tempo di vigilare sulla stesse.
Abbiamo cercato di dare impulso negli anni alla possibilità dell’adozione di tutele da parte di soggetti istituzionali terzi (es. le Province) rispetto al ruolo di gestore delle funzioni socio-assistenziali proprio del Comune/Consorzio, anche promuovendo adeguate modifiche normative (v. legge regionale del Piemonte n. 5/2001), pur tuttavia senza riuscire definitivamente nell’intento.
Condividiamo l’importanza della figura del tutore volontario, anziché l’affidamento di tale funzione ad una Istituzione, che il codice civile del 1942 prevede ancora oggi, purtroppo, che possa essere il Comune o la struttura in cui l’interdetto è ricoverato, con conseguente negativo conflitto di interessi.
In proposito abbiamo apprezzato l’istituzione dell’Albo per tutori volontari a favore di minori stranieri non accompagnati, del relativo corso di formazione per gli aspiranti tutori, nonché l’ampia e diffusa pubblicità fornita a questa iniziativa a seguito della legge 47/2017.
Ma la figura del tutore volontario, adeguatamene formato, è fondamentale non solo nei riguardi dei minori stranieri non accompagnati, bensì anche degli adulti/anziani interdetti (soggetti non autosufficienti a seguito per es. di malattia cronica o di disabilità invalidante), che non hanno familiari disponibili, o capaci, ad esercitare il ruolo di tutore.
Per tali motivi a nostro avviso occorrerebbe assumere iniziative pubbliche di promozione e formazione per affidare a volontari idonei anche la tutela di persone adulte/anziane interdette e nello stesso tempo evitare di assegnare le tutele a istituzioni in palese conflitto di interesse.
Associazione tutori volontari
***
In allegato una rassegna stampa di articoli pubblicati in merito